Giorno 7 - Rifugio Bignami

Giorno 7 - Rifugio Bignami

Ultima tappa del tour “Alt(r)e Vie”2021 al Rifugio Bignami

Avremmo voluto continuare questo tour all’infinito, ma come tutte le cose belle, anche qui è arrivato il momento di salutarci.

Oggi dal Rifugio Marinelli siamo arrivati al Rifugio Bignami. Ecco il percorso:

Il Bignami si apre con una vista stupenda sull’Alpe Fellaria, questa mattina si parte di buon ora e il cammino è tranquillo.

Nonostante sia nelle Alte Vie lombarde da 10 giorni, il nostro Nicola Ciaffoni ha ancora qualche difficoltà sui toponimi, ma ce la possiamo fare, soprattutto se al suo fianco c’è Stefano Scherini!

Certo anche Stefano ha un po’ di confusione… Per fortuna che nella tappa di oggi li accompagna la nostra Giovanna Scardoni, così almeno non si perdono!

E mentre ci apprestiamo a raccontare, per l’ultima volta fra queste montagne, le storie dei nostri “Guardiani del Nanga”, ricordiamo una delle massime del nostro amato Pemba, che dice:

“Perché sei venuto fino a quassù, my friend?

Tu pensi che questa sia scalata di montagna tipo Heidi?

Tu ha sbagliato montagna.”

Ed è così, ma noi sul nostro Ottomila vi abbiamo voluto portare lo stesso, e per questo dobbiamo ringraziare tutti i nostri sponsor, che ci hanno permesso di vivere questa fantastica avventura:

Fondazione Bombardieri, CAI società Valtellinese di Sondrio, Pro Valtellina Onlus. Il Comune di Chiesa in Valmalenco e il Comune di Lanzada.

Grazie al patrocinio di CAI Milano e della Valmasino

Ringraziamo i Rifugi: Omio, Gianetti, Allievi Bonacossa, Ponti del Sentiero Roma.

Ringraziamo i Rifugi: Bosio-Galli, Gerli-Porro, Marinelli-Bombardieri e Bignami dell’Alta Via della Valmalenco.

Grazie a tutti i Rifugisti che ci hanno accolto, con il bello e con il cattivo tempo, anche quando non siamo riusciti a fare spettacolo.

Infine grazie al nostro pubblico che ci ha seguito, ancora e ancora, sul tetto del mondo.

Vogliamo lasciarvi con le parole dell’ultimo dei nostri Guardiani: Daniele Nardi.

«Vorrei essere ricordato come un ragazzo che ha provato una cosa incredibile, impossibile che però non si è arreso. Il messaggio che voglio lasciare a mio figlio se non dovessi tornare è quello di non fermarsi, non arrendersi. 

Datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non solo un’idea. E vale la pena provarci.»

Ci vediamo il prossimo anno!

ALT(R)E VIE TOUR

Giorno 7: le foto


Giorno 6 - Rifugio Marinelli Bombardieri

Giorno 6 - Rifugio Marinelli-Bombardieri

Dopo un giorno di pausa i “Guardiani del Nanga” tornano sulle Alte Vie, l’appuntamento è al mitico Rifugio Marinelli-Bombardieri

Dopo lo stop di ieri a causa del maltempo torniamo a salire, e lo facciamo arrivando nel bellissimo Rifugio Marinelli-Bombardieri.

Il rifugio Marinelli Bombardieri è stato il primo rifugio del CAI sulla alpi lombarde, la sua costruzione risale al 1880 e da qui si possono ammirare il mitico Pizzo Bernina, con il Pizzo Roseg e il pizzo Scerscen (una piccola curiosità, il pizzo Scerscen inizialmente diede il nome al Rifugio, che dopo due anni fu modificato in Marinelli, in nome del suo ideatore, e che più tardi prese anche il nome di Luigi Bombardieri, alpinista e scrittore)

Dobbiamo dire la verità, questa volta ci siamo davvero emozionati, fare lo spettacolo con una scenografia così imponente non ci era mai successo.

“Dando una rapida occhiata al versante Rupal si capisce che non è possibile scalare quella parete.
4500 metri di strapiombo.
Tra ghiacci perenni, seracchi e vento che spazza via ogni certezza.
La neve soffice, senza un sentiero o un cammino tracciato, indica che probabilmente sono i primi esseri umani a mettere piede lassù.
Ed è allora che la montagna parla.
Un’enorme valanga si stacca dalla parete, rombando arriva a valle, coprendo tutto ciò che incontra.
Qualsiasi traccia si stia cercando di lasciare qui, la montagna la porterà via con un colpo di tosse, scrollando le sue potenti spalle.”

Parlare di una montagna così imponente, e avere alle nostre spalle quei giganti ci fa sentire piccoli e allora stesso tempo circondati di una bellezza senza tempo.

“Mentre lasciamo il Campo 1 vediamo due valanghe staccarsi con un rumore sordo. Cammino, la gamba affonda per tre quarti nella neve e penso alla voce di questa montagna. Tanto bella quanto pericolosa.

Penso al fascino di questa regina di ghiaccio che da un lato ti ammalia con il suo canto di sirena e ti richiama alla vetta, dall’altro acuisce i tuoi sensi, improvvisamente reattivi e ti fa prendere in velocità decisioni che possono salvarti la vita. 

Spostarti di un metro a destra o a sinistra può esserti fatale.

Siamo due formiche invisibili sul fianco di un gigante.

Vediamo sopra le nostre teste due enormi seracchi a falce, pronti a staccarsi da un momento all’altro.” 

Ed eccoci qui, catapultati nello spettacolo e nelle storie dei nostri “Guardiani”, siamo pronti a raccontarvele ancora, domani, per l’ultima volta.

Vogliamo ringraziare il pubblico che è salito fin quassù, e oltre, fino a 8126 metri a raggiungere la nostra vetta. E grazie alla Fondazione Bombardieri che ci ha voluto qui, in questa foto Mina e Massimo – che oggi sono saliti con noi – si prendono cura della targa in memoria di Luigi Bombardieri e il suo elicotterista, che perirono in un incidente nel 1957.

Ringraziamo anche per la splendida accoglienza i ragazzi del Rifugio.

 

Le foto della giornata di oggi, nella gallery sottostante, sono davvero spettacolari!

Ultimo appuntamento per domani, vi aspettiamo!
Venerdì 6 agosto – Rifugio Bignami ore 14:00

Giorno 6: le foto


Giorno 5 - Rifugio Gerli Porro

Giorno 5 - Rifugio Gerli-Porro

Ancora uno stop a causa maltempo per il tour “Alt(r)e Vie”, niente spettacolo al Rifugio Gerli-Porro

Proseguendo l’Alta Via della Valmalenco il tour di “Alt(r)e Vie” raggiunge il Rifugio Gerli-Porro, purtroppo il cattivo tempo non ci ha dato tregua e abbiamo dovuto rinunciare alla replica di oggi.

Tuttavia vogliamo raccontarvi lo stesso la nostra escursione di oggi. Con soli 400mt di dislivello e una passeggiata leggera di un’ora, il Rifugio Gerli-Porro si trova incastonato tra grandi cime, tra cui spicca la Nord del Monte Disgrazia e poco più in là si vede la lingua del ghiacciaio del Ventino.

È ancora tanta la voglia di scherzare, nonostante la fatica di questi giorni e il meteo incerto. Ed è proprio verso la Siberia che stava andando il nostro Stefano, visto il temporale che si è scatenato subito dopo! Cerchiamo di toccare tutte le tappe, con la pioggia o con il sole, aspettando la ‘finestra di bel tempo’ per fare lo spettacolo e farvi assistere in sicurezza, non è andata così oggi, ma vogliamo comunque lasciarvi qualche sensazione dello spettacolo.

“Non è la montagna che ti frega. Alle volte è tutto dentro di te. La montagna tira soltanto fuori le tue paure. Forse è per questo che mi sento così libero quando sono quassù. Qui sei solo tu, con la tua testa, le tue gambe e la voglia di arrivare in cima. Ma alle volte quella voglia è così forte che non vedi più nulla.”

Ne “I guardiani del Nanga” parliamo anche di questo, raccontiamo prima di tutto storie di uomini, con la loro forza e le loro debolezze, con la voglia di arrivare in cima, di sfidare i propri limiti.

“Penso a cosa ci spinge a salire fin quassù, a rischiare la vita spesso, per raggiungere una cima. Penso al senso di libertà che sento ad ogni passo. Al mio respiro che si accorcia. Penso al miracolo di un corpo umano che sopravvive a queste altitudini e che è capace di gesti così eroici ed estremi. Penso al primo uomo che ha deciso di salire su una montagna, che ha scalato la prima collina e al suo stupore di vedere tutto da un’altra prospettiva. Stare quassù è come stare in un altro mondo. Allora penso alle persone che ho lasciato nel mondo di sotto. Alla mia famiglia. Alla mia ragazza. Penso al calore di un abbraccio.” 

Cerchiamo di portarvi lassù, con le nostre parole, accanto a quegli uomini straordinari. E avremmo voluto farlo anche oggi, al Rifugio Gerli-Porro, ma purtroppo il maltempo ha fermato la nostra scalata immaginaria.

L’atmosfera del rifugio è bellissima perché sentiamo forte la magia della condivisione, soprattutto dopo quest’ultimo anno e mezzo di distanziamento forzato.

Ringraziamo di cuore i rifugisti per la loro splendida ospitalità e vi diamo appuntamento a giovedì 5 agosto, al mitico Rifugio Marinelli-Bombardieri.

Nella gallery troverete comunque le foto della nostra escursione di oggi e vi ricordiamo le ultime due date del tour.

Giovedì 5 agosto – Rifugio Marinelli Bombardieri ore 14:00
Venerdì 6 agosto – Rifugio Bignami ore 14:00

Giorno 5: le foto


Giorno 4 - Rifugio Bosio-Galli

Giorno 4 - Rifugio Bosio-Galli

Partita l’Alta Via della Valmalenco, “Alt(r)e Vie” approda al Rifugio Galli

Riparte oggi il tour di “Alt(r)e Vie” e lo fa cominciando la salita dell’Alta Via della Valmalenco.

Dalla località Piasci un sentiero agevole e immerso nel bosco conduce al Rifugio Bosio-Galli in un’oretta e mezza di cammino.

Il rifugio è immerso nel verde, circondato da grandi pietre. Appena le ha viste, il nostro Nicola, non ha potuto fare a meno di arrampicarsi e fotografare il bellissimo ruscello sottostante.

Visto il meteo incerto lo spettacolo è iniziato con un po’ di anticipo, per far sì che anche gli avventori arrivati in giornata potessero vederlo.

Gli spettatori hanno seguito con il fiato sospeso le storie dei nostri “Guardiani”. Si sono immersi con noi nel gelo del Nanga Parbat e siamo sicuri che abbiano portato con loro un po’ di quel coraggio e di quel pizzico di follia, che ci permette di realizzare i nostri sogni.

“I Guardiani del Nanga, alpinisti eccezionali, che si sono spinti alla conquista di una vetta, e che non hanno più fatto ritorno, che ci chiedono di salire, di non dimenticarli”

E così noi continuiamo a raccontare le loro storie, ancora e ancora.

Come sempre vi lasciamo la gallery con le foto della giornata di oggi e il rimando alle prossime date, e vi ricordiamo che in caso di maltempo e di annullamento degli spettacoli troverete tutte le informazioni qui e sui nostri social.

Domani saremo al Rifugio Gerli Porro alle ore 14, non mancate! Vi aspettiamo

Martedì 3 agosto – Rifugio Gerli Porro ore 14:00
Giovedì 5 agosto – Rifugio Marinelli Bombardieri ore 14:00
Venerdì 6 agosto – Rifugio Bignami ore 14:00

Giorno 4: le foto

 


Giorno 3 - Val di Mello

Giorno 3 - Val di Mello

Il tour “Alt(r)e Vie” non si ferma, nonostante il maltempo, “I Guardiani del Nanga” scendono in valle

Oggi il tempo è stato abbastanza clemente in valle e siamo riusciti a scendere e a portare le storie dei Guardiani fra le grandi rocce della Val di Mello, con un po’ di pioggia sul finale, che ha aggiunto un po’ di scenografia e di effetti speciali al nostro racconto.

Così siamo scesi. Non senza un pizzico di ironia che ci contraddistingue, soprattutto nelle avversità climatiche. E mentre Nicola Ciaffoni cerca la strada per il mare, noi ripensiamo alle emozioni provate in questi giorni.

La montagna è imprevedibile e ci insegna il rispetto e la pazienza. Come dice il nostro sherpa Pemba: “Quando montagna si sveglia, è meglio dormire”

 

Allora ci prendiamo un giorno di riposo, ci dispiace annullare la tappa di domani al Rifugio Ponti, ma sappiamo che sono la prudenza e il buon senso ad accompagnarci in questo viaggio, come ci insegnano i nostri ‘Guardiani’. Aspettiamo di ripartire dal ‘Campo Base’, con gli occhi ancora pieni delle meraviglie di queste cime maestose. Pensiamo che avremmo voluto vedere le splendide cattedrali di granito della Val di Zocca, dal Rifugio Allievi-Bonacossa, oppure guardare con timore e reverenza il celebre Monte Disgrazia dal Rifugio Ponti. Monte che sicuramente avrebbe portato il nostro Pemba ad inventare di sana pianta qualche ‘millenario’ proverbio pakistan-valtellinese.

 

Ci rifaremo lunedì, al Rifugio Bosio-Galli, e intanto vi lasciamo con qualche immagine della giornata di oggi e con le prossime date.

 

Lunedì 2 agosto – Rifugio Bosio Galli ore 14:00
Martedì 3 agosto – Rifugio Gerli Porro ore 14:00
Giovedì 5 agosto – Rifugio Marinelli Bombardieri ore 14:00
Venerdì 6 agosto – Rifugio Bignami ore 14:00

Giorno 3: le foto


COMUNICAZIONE MALTEMPO

Giorno 3 - REPLICA SPOSTATA IN VAL DI MELLO - CAUSA MALTEMPO

“I guardiani del Nanga” scendono in valle

Cari e care,
Viste le pessime previsioni meteo, ci sembra la decisione più coscienziosa quella di scendere e annullare lo spettacolo al rifugio Allievi Bonacossa.
La prudenza in montagna è uno dei messaggi che portiamo anche con il nostro spettacolo, e ci teniamo ad essere i primi a dare il buon esempio.
Non vogliamo però rinunciare del tutto:
“I Guardiani del Nanga” andrà in scena domani, 31 luglio alle 14.00 all’entrata della Val di Mello, sul pratone del versante opposto al parcheggio.
Vi aspettiamo!


Giorno 2 - Rifugio Gianetti

Giorno 2 - Rifugio Gianetti

Rifugio Gianetti, la seconda tappa del tour “Alt(r)e Vie”

Lasciate alle spalle le cime del Ligoncio e della Sfinge, la tappa di oggi arriva al Rifugio Gianetti, ai piedi del versante sud del Pizzo Badile.

Qui l’itinerario percorso oggi:

La salita è ripida, tutto intorno la nebbia copre la vista delle cime del Pizzo Badile e del Cengalo.

L’ironia non ci abbandona e nonostante la fatica il paesaggio è meraviglioso.

Le grandi montagne che ci circondano ci lasciano senza fiato, e allora il pensiero vola indietro nel tempo e a migliaia di chilometri di distanza:

“Albert Frederick Mummery. Quell’inglese s’era sognato di scalare la montagna solo con ramponi e piccozze. By fair means, diceva. Con mezzi leali. Ma io me lo immagino il suo primo sguardo davanti a quella maestosità.
Davanti alla parete del Nanga Parbat.
Partito a fine giugno da Londra e poi al porto di Brindisi dove si è imbarcato sulla nave Caledonia fino al golfo di Aden.
Dev’essere stato un viaggio meraviglioso, una specie di crociera.
Poi l’oceano Indiano ha scatenato tutta la furia del Monsone.
Nel diario di bordo Norman Collie, lo scienziato scrittore al seguito di Mummery scrive che nessuno di loro si era mai trovato di fronte ad una dimostrazione così palese della forza della natura.
Finché non l’hanno vista.
Istintivamente si sono tolti tutti il cappello.
Come si fa entrando in chiesa.
Come si fa davanti a dio.
Il Nanga si stagliava in tutta la sua grandezza.”

Lo abbiamo raccontato oggi, durante la seconda replica de “I guardiani del Nanga”, lo spettacolo scritto da Gioia Battista, interpretato da Nicola Ciaffoni e diretto da Stefano Scherini, e abbiamo cercato, ancora una volta, di portarvi lassù insieme a noi.

Ecco alcune immagini dello spettacolo di oggi al Rifugio Gianetti

 

 

 

 

Vi ricordiamo ancora le successive date del tour, e vi lasciamo con la gallery della seconda tappa.

 

Sabato 31 luglio – Rifugio Allievi Bonacossa ore 14:00
Domenica 1 agosto – Rifugio Ponti ore 15:00
Lunedì 2 agosto – Rifugio Bosio Galli ore 14:00
Martedì 3 agosto – Rifugio Gerli Porro ore 14:00
Giovedì 5 agosto – Rifugio Marinelli Bombardieri ore 14:00
Venerdì 6 agosto – Rifugio Bignami ore 14:00

Giorno 2: Le foto